Nel percorso del tipico sviluppo psichico, a volte, nella fase adolescenziale è possibile che avvenga un più o meno importante deragliamento dai suoi naturali binari. Ed è proprio in questa fase dell’ adolescenza, in cui ai precedenti legami affettivi se ne aggiungono di nuovi, con modalità più adulte, e più ricchi di aspetti diversi, può succedere che l’ adolescente incontra delle difficoltà e ha bisogno di un supporto o aiuto esterno. La possibilità di effettuare colloqui psicologici con un adulto esterno alla famiglia e al mondo di relazioni che solitamente lo circonda, apre innanzitutto alla possibilità di creare uno spazio in un tempo personale in cui poter esprimere, condividere e gestire in modo adeguato ed equilibrato i propri conflitti o il disagio, le difficoltà della crescita, quelle affettive, relazionali e familiari, traducendo in parole le emozioni e gli affetti collegati con i cambiamenti somatici e psichici che avvengono in questo periodo. Inoltre questo spazio-tempo gli consente anche una mediazione tra il mondo infantile dal quale si sta allontanando e quello adulto che lo attende, favorendo così il corretto superamento delle tappe dello sviluppo.
In questa fase evolutiva, il malessere interiore può essere espresso attraverso:
- disordini agiti nel comportamento, come le dipendenze tecnologiche ( facebook, internet, cellulare ) o dipendenze da alcool o droghe
- comportamenti aggressivi o antisociali
- assumendo un atteggiamento depressivo, una posizione regressiva di rifiuto, passività, isolamento, ritiro sociale e disagio scolastico
- utilizzando il proprio corpo come mezzo di espressione e comunicazione con gli altri come nei disturbi alimentari o nei gesti di autolesionismo; queste relative al corpo e all’immagine corporea sono tematiche molto ricorrenti in questa fase adolescenziale
- il ricorso all’ espressione del disagio attraverso i sintomi come i sintomi di attacchi di panico
Attraverso la psicoterapia l’ adolescente sviluppa maggiori capacità d’ introspezione, una maggiore consapevolezza di sé, individua le risorse e le potenzialità, stimola le proprie competenze emotive, relazionali e sociali rendendolo provvisto dei mezzi necessari che gli permettono di portare in avanti il suo viaggio.
La richiesta di aiuto psicologico per l’ adolescente, spesso, non è esplicita e non si fonda sulla consapevolezza di una sofferenza interna ma passa attraverso un terzo, un adulto familiare o si esprime attraverso i sintomi somatici (attacchi di panico, ansia, fobie, depressione dell’ umore ecc ).